Istituto ipovedenti e sanzione del Garante

Un interessante provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali, del mese di settembre 2021, ha rimarcato la necessità di approfondita analisi delle soluzioni, anche ormai di uso comune, applicate alle specifiche situazioni in cui gli strumenti devono essere utilizzati, soprattutto quando la misura applicata riguarda soggetti fragili, che non hanno piena consapevolezza o percezione del trattamento operato dal titolare.

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Sicurezza informatica e luogo di lavoro

La pandemia da Covid 19 e la conseguente necessità di distanziamento fisico ha portato molte aziende a trasformare i propri archivi in formato digitale e a consentire ai dipendenti di poter lavorare dalle rispettive abitazioni, al fine di ridurre la minimo le presenze indispensabili sui luoghi di ordinario svolgimento delle prestazioni lavorative.

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Videosorveglianza e diritti dei dipendenti

Una recente Sentenza della Corte Suprema di Cassazione, pubblicata nel mese di febbraio 2021, ha nuovamente portato l’attenzione degli addetti ai lavori sui sistemi di videosorveglianza installati negli ambienti di lavoro, per il potenziale contrasto con i diritti e le libertà dei dipendenti, tutelati dal combinato disposto del Regolamento Europeo per la tutela dei dati personali (GDPR 679/2016) e dello Statuto dei Lavoratori (in particolare: l’art. 4 della Legge 300/1970, come modificato dal D.Lgs. 151/2015).

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Sicurezza e ingegneria sociale

Sicurezza, nel linguaggio comune italiano, si presta a diverse interpretazioni. Più specifici i due termini inglesi “safety” e “security”, il primo dei quali dedicato a tutto ciò che riguarda l’ambito di prevenzione e garanzia dell’incolumità delle persone fisiche, mentre il secondo, più generico, si rivolge solitamente agli strumenti e processi relativi alla tutela del patrimonio o delle informazioni, inclusi i dati personali.

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Contact tracing e sicurezza dei dati

L’argomento più dibattuto del mese di aprile 2020 è stato sicuramente il tracciamento dei contatti tramite applicazioni dedicate, al fine di individuare i soggetti che si sono relazionati o avvicinati a persone successivamente risultate positive al coronavirus. L’applicazione selezionata per perseguire tale obiettivo è denominata “Immuni” ed è stata sviluppata dalla Bending Spoons, Spa italiana, prescelta tra oltre 200 offerenti, per la gratuità della cessione ma anche per la disponibilità ad eseguire la discovery del codice sorgente e consentire così un effettivo controllo del suo funzionamento. 

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